%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% \documentclass[12pt,a4paper]{book} % o article, book, ... %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% % packages... \usepackage[utf8]{inputenc} \usepackage[english, italian]{babel} \usepackage[hyphens]{url} %\usepackage{showframe} % Per generare il file PDF aderente alle specifiche PDF/A-1b. Verificarne poi la validità. \usepackage[a-1b,mathxmp]{pdfx} \usepackage{hyperref} \hypersetup{ colorlinks, linkcolor={black!100!black}, citecolor={blue!100!black}, urlcolor={blue!100!black} } \usepackage{graphicx} \usepackage{geometry} \usepackage{caption} \captionsetup[figure]{labelsep=period} \usepackage{lipsum} % Per inserire testo a caso in attesa di realizzare i capitoli \usepackage{listings} % Per inserire codice formattato %\lstset{ %lstset va usato dopo l'inizio del document e ogni volta che si vuole cambiare/impostare il linguaggio da formattare % language=bash %frame=single, %breaklines=true, %postbreak=\raisebox{0ex}[0ex][0ex]{\ensuremath{\color{red}\hookrightarrow\space}}, %basicstyle=\ttfamily\footnotesize %} \usepackage[backend=biber]{biblatex} \usepackage{csquotes} \usepackage{epigraph} % per le frasi inizio capitolo \usepackage{fancyhdr} \pagestyle{fancy} \fancyhead[LEO]{\slshape \leftmark} %section \fancyhead[REO]{\thepage} \setlength{\headheight}{14.5pt} \setlength{\marginparwidth}{2cm} %\usepackage{etoolbox} \usepackage[textsize=tiny]{todonotes} \usepackage{refcheck} \usepackage{tikz} \usetikzlibrary{arrows} \usepackage{titlesec} \setcounter{secnumdepth}{3} \setcounter{tocdepth}{3} \newenvironment{usecaseenv}{ \def\arraystretch{2} \begin{tabular}{lp{10.5cm}}\hline }{ \hline\end{tabular} \def\arraystretch{1} } \newcommand\addheading[1]{ \multicolumn{2}{c}{\textbf{\textit{#1}}}\\ \hline } \newcommand\addrow[2]{\textbf{#1}\begin{minipage}[t][][t]{10.5cm} \end{minipage}% &\begin{minipage}[t][][t]{10.5cm} #2 \end{minipage}\\ } % The actual command definition \let\oldFigureName\figurename %save the old definition of the caption's figure name \newcommand{\usecase}[5]{ \vspace*{0.5cm} % adds a bit of padding to make it look nicer \renewcommand{\figurename}{Use case} %call figure name "Use case" instead \begin{figure}[htbp] \begin{center} \begin{usecaseenv} \addheading{#1} \addrow{Use case:}{#2} \addrow{Soggetti:}{#3} \addrow{Obiettivi:}{#4} \end{usecaseenv} \end{center} \caption{#5} \end{figure} \renewcommand{\figurename}{\oldFigureName} %reset caption figure name } \addbibresource{Biblio.bib} %%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%%% \begin{document} \newgeometry{centering} % Frontespizio \pagenumbering{Roman} \begin{titlepage} \begin{center} \includegraphics[width=\textwidth]{images/Logo.jpg}\\ {\large{\em Corso di Laurea in Informatica per la comunicazione digitale}} \end{center} \vspace{12mm} \begin{center} {\huge{\bf Streaming decentralizzato di}}\\ \vspace{4mm} {\huge{\bf contenuti audiovisivi}}\\ \end{center} \vspace{12mm} \begin{flushleft} {\large{\bf Relatore:}} {\large{Trentini Andrea}}\\ %{\large{\bf Correlatore:}} %{\large{...}}\\ \end{flushleft} \vfill \begin{flushright} \parbox{1.7in}{ {\large{\bf Tesi di Laurea di:}}\\ {\large{Mirko Milovanovic}}\\ {\large{\bf Matricola: \normalfont 870671}} } \end{flushright} \vfill \begin{center} {\large{\bf Anno Accademico 2021-2022}} \end{center} \end{titlepage} \tableofcontents \thispagestyle{empty} %\chapter o \sections (dipende dal documentclass e cosa vogliamo fare) %\makeatletter %\patchcmd{\@makechapterhead}{50\p@}{0pt}{}{} %\patchcmd{\@makeschapterhead}{50\p@}{0pt}{}{} %\makeatother \chapter{Introduzione} \pagenumbering{arabic} \setcounter{page}{1} Fin dai\todo{atrent: attenzione all'italiano, ho corretto} suoi albori Internet, nato da ARPAnet, svolge un ruolo importantissimo nella vita di tutti noi, che sia condividere informazioni militari, utilizzare servizi erogati via Web, o più recentemente guardare contenuti audiovisivi ``on-the-go'', ovvero quello di connettere le persone intorno al globo nei più svariati modi possibili attraverso l'utilizzo di calcolatori come computer e/o dispositivi mobili ``connessi''. Negli anni e per come è stato concepito Internet stesso architetturalmente, si sono venuti a formare veri metodi di comunicazione tra gli utilizzatori e gli erogatori di servizi Internet, più o meno sicuri, efficaci o resilienti rispetto a tematiche come la privacy dei dati, la centralizzazione e costi di operazione. Quello più diffuso oramai è certamente il modello Client/Server, reso famoso dall'imponente World Wide Web il me più diffuso e oseremo azzardare a dire più intuitivo di utilizzare Internet ma certamente non l'unico.\cite[]{w3c} Questa necessità di avere grandi computer con elevata potenza di calcolo in un unico posto ha creato negli anni una situazione di forte centralizzazione da parte di poche "Big Tech", dovuto principalmente al grande costo necessario per allestire il software e tenere in funzione server indipendenti rispetto soluzioni di tipo \textit{Infrastructure as a Service (IaaS)} o \textit{Platform as a service (PaaS)}. Questo metodo di \textit{deployment} dei servizi ha creato una situazione in cui pochi gestori hanno un grosso controllo e potere rispetto a un enorme userbase creando una situazione ``di troppo potere nelle mani di pochi''\cite[]{ai4businessDataTroppo} che sfocia in un elevato controllo di tutte le comunicazioni effettuate attraverso queste piattaforme con tutti i vari problemi morali e legali annessi come la raccolta eccessiva di metadati sugli utenti, licenze di utilizzo super restrittive, controllo dei contenuti in base a pregiudizi Individuali, crittografia illusoria e rottura della reciproca fiducia, meccanismo alla base di Internet stessa.\cite{trentini2020cittadinanza} \todo{mirko: sarebbe da rivedere questa parte per rendere ben chiara la situazione attuale della rete coi suoi problemi di forte centralizzazione atrent: concordo, prendi pure anche da altri testi, scartabella la biblio del nostro} Lo scopo di questo elaborato è quello di analizzare lo stato attuale della rete e del software riguardo la fruizione e trasmissione di contenuti audiovisivi online in modo decentralizzato. Nello specifico ci interessa testare sul campo e valutare quali siano le soluzioni esistenti disponibili oggi, quali quelle più utilizzate, quale letteratura sia disponibile a riguardo, eventuale definizione e realizzazione di una piattaforma ideale soggettiva se nessuna di quelle trovate ci soddisfi e infine concludere con la presentazione dei del lavoro svolto. \todo{atrent: così com'è l'intro non spiega bene il problema che ti vuoi porre} \todo{atrent: magari prima di continuare a scrivere testo dettaglia meglio l'outline inserendo sezioni e sottosezioni} \section{TCP/IP, Internet e World Wide Web} \todo{mirko: il capitolo 2 non so come farlo così come impostato ora dato che questa parte viene già menzionata nella introduzione quando si menziona client/server atrent: potrebbe diventare una sezione del precedente} \begin{center} \includegraphics[scale=0.3]{images/client-server.png} \end{center} Un sistema Client/Server è un tipo di computazione distribuita in cui i clienti effettuano delle richieste verso un server che a sua volta risponde con i dati/servizi richiesti restando in attesa. I client possono essere di vario tipo e trovarsi ovunque nel globo e in generale integrano una parte hardware (smartphone, PCs, \dots) ad una software (applicazioni GUI, web browser, \dots). I server, invece, sono delle macchine specializzate spesso raggruppate assieme in grandi data center, interconnesse tra di loro per fornire uno o più servizi a molteplici client contemporaneamente. \begin{tikzpicture}[->,>=stealth',shorten >=1pt,auto,node distance=2cm, thick,main node/.style={circle,draw,font=\sffamily\Large\bfseries}] \node[main node] (1) {1}; \node[main node] (2) [below left of=1] {2}; \node[main node] (3) [below left of=2] {3}; \node[main node] (4) [below right of=1] {4}; \node[main node] (5) [below right of=2] {5}; \node[main node] (6) [below right of=4] {6}; \node[main node] (7) [below right of=3] {7}; \draw (1) to [out=60,in=315,looseness=3] (5); \path[every node/.style={font=\sffamily\small}] (1) edge node {} (4) edge node {} (2) (2) edge node {} (4) edge [bend right] node {} (3) (3) edge node [right] {} (2) edge [bend right] node {} (5) (4) edge node [left] {} (3) (5) (6); \end{tikzpicture} \begin{tikzpicture}[->,>=stealth',shorten >=1pt,auto,node distance=2cm, thick,main node/.style={circle,draw,font=\sffamily\Large\bfseries}] \node[main node] (1) {1}; \node[main node] (2) [below left of=1] {2}; \node[main node] (3) [below left of=2] {3}; \node[main node] (4) [below right of=1] {4}; \node[main node] (5) [below right of=2] {5}; \node[main node] (6) [below of=5] {6}; \node[main node] (7) [below of=6] {7}; \node[main node] (8) [below right of=4] {8}; \node[main node] (9) [below right of=8] {9}; \node[main node] (10) [below right of=9] {10}; \node[main node] (11) [below left of=9] {11}; \path[every node/.style={font=\sffamily\small}] (1) edge node {} (4) edge node {} (2) (2) edge node {} (5) edge node {} (3) (3) (4) edge node {} (5) (5) edge node {} (6) (6) edge node {} (7); \end{tikzpicture} \begin{tikzpicture}[->,>=stealth',shorten >=1pt,auto,node distance=2cm, thick,main node/.style={circle,draw,font=\sffamily\Large\bfseries}] \node[main node] (1) {1}; \node[main node] (2) [below left of=1] {2}; \node[main node] (3) [below left of=2] {3}; \node[main node] (4) [below right of=1] {4}; \node[main node] (5) [below right of=2] {5}; \node[main node] (6) [below right of=4] {6}; \path[every node/.style={font=\sffamily\small}] (1) edge node {} (4) edge node {} (2) (2) edge node {} (5) edge node {} (3) (3) (4) edge node {} (5) (5); \end{tikzpicture} \newpage \section{Il difetto del Web} \subsection{Web 2.0} \subsection{Controllo delle comunicazioni tra individui} \subsection{Riappropriazione dei dati} \subsection{Forte dipendenza da software proprietario e perdita di privacy} \subsection{Single point of failure} \section{Live streaming e interaction} \newpage \subsection{Use cases} Vediamo degli esempi di come questa interazione potrebbe essere svolta: \usecase{Esempio d'interazione one to many}{Un utente davanti al proprio computer vorrebbe condividere quello che vede sullo schermo con i propri amici o followers}{Utente principale, viewers, computer, connessione internet}{Condivisione in live streaming di un contenuto a schermo via internet con TCP/IP}{} \usecase{Esempio d'interazione many to many}{Più utenti al proprio computer vorrebbero comunicare e interagire tra di loro contemporaneamente simil conference-call}{Utenti multipli, computer, connessione internet, microfono, telecamera}{Live streaming e interazione real-time tra utenti via internet con TCP/IP}{} Nei due esempi sopra citati si può notare un elemento comune a entrambe le situazioni, ovvero il voler condividere con altre persone contenuti audio e video via Internet, nello specifico sul Web, con dispositivi che verrebbero considerati completi e aperti. Azienda: \begin{itemize} \item Live stream di un evento/riunione interna \item Assistenza remota \item Conference calls \item come utente o come provider (distributore) \item Riduzione dei costi/banda necessaria \end{itemize} Education: \begin{itemize} \item Live courses \end{itemize} Common Joe: \begin{itemize} \item Lan party \item Gaming/Streamer \item Conference calls \item Security cameras \item Content moderation \item Small friends group live sharing \end{itemize} Governo: \begin{itemize} \item Comunicazioni video di emergenza \item Click day like overload avoidance \end{itemize} Common Lizard: Metaverso, qualsiasi cosa sarà \chapter{Stato attuale del software} \epigraph{In questo capitolo andremo ad esplorare ed analizzare tutte le situazioni e le tecnologie attualmente esistenti che possono essere applicate }{} \section{Nomenclatura} Prima di iniziare con il ``dive-in'' vorremmo spendere qualche riga per fare un inquadratura generale di tutti i termini, non strettamente di uso comune, che andremo ad utilizzare nei capitoli successivi per cercare di essere il più possibile comprensibili anche ai meno avvezzi del settore \section{Stato dell'arte} Fortemente legato al cap 3.1, bisogna vedere come fare \todo{integrare il capitolo "0.5.2 Provare a difendersi" e 3.4.1 Software Libero in quanto sembrano i più coerenti con il concetto} Elenco iniziale del software trovato: \begin{itemize} \item Ace Stream \begin{description} \item E' un software proprietario standalone da installare su PC/Android che utilizza come basecode VLC player aggiungendoci sopra tutta la parte P2P. Mette a disposizione anche il software server per iniziare il broadcast delle trasmissioni \item Ci sono delle API pubbliche ma il software pare sia closed source \item Descrizione dal sito "Ace Stream is a media platform of a new generation with a decentralized system of delivering and storing multimedia data, which is designed to create Internet services with functions of AVoD (Audio and Video on Demand) and Live Streaming, with extensive social and interactive component. \end{description} \item Tribler SwarmPlayer \begin{description} \item Si tratta di abandonware, quasi nessuna informazione a riguardo solo questa descrizione presente sul sito e un blog post di Wikipedia dove hanno testato/provato ad utilizzarlo come CDN per i video presenti sul sito \item The SwarmPlayer v1 was a Python based Bittorrent/Internet TV viewer. It allowed you to watch BitTorrent-hosted videos on demand and plays live Tribler streams. It is based on the same core as the Tribler TV application. More on the SwarmPlayer can be found at the pages about our large-scale trial we did in July 2008. The SwarmPlayer has been superseded by the SwarmPlugin. You can still build it yourself In September 2010, we released SwarmPlayer v2 which is a browser plugin that adds P2P video streaming protocols to you browser under the tribe:// URL scheme. This allows direct P2P streaming of video into the new HTML5